Qualche mese fa finalmente mi ero decisa e dopo anni avevo scelto di acquistare un piccolo abbonamento a teatro, erano tanti anni che non ci andavo più regolarmente ed ero così felice di questo ritorno. I teatri sono stati tra i primissimi spazi ad essere chiusi e che ve lo dico a fare, questo bell’appuntamento che avevo scelto mi è mancato molto. E poi, il “mio” teatro non è un teatro qualsiasi, è il Teatro Sociale di Como, un capolavoro architettonico del 1813 che mi rapisce e mi fa sognare ogni volta che ci passo anche solo davanti e ancor più quando entro. Il nostro teatro cittadino è una piccola Scala, con i suoi palchi sontuosi, lo splendido affresco al soffitto, l’orologio coi numeri romani sopra i grandi tendaggi in velluto porpora, il palco in legno. Insomma è uno spettacolo incredibile.




Mi ricordo la prima volta in cui sono entrata, ero una bambina, la mia migliore amica faceva la ballerina e mia mamma mi portò a vedere il suo saggio di fine anno, io attentissima ero rimasta totalmente affascinata da quel mondo per me magico tra tutù e chignon.
Lo scorso anno ho avuto la fortuna di entrare a porte chiuse grazie all’Instameet organizzato da Igers Como assieme al Teatro, quanto potere che esprime il teatro vuoto, senza spettatori, senza nessuno sul palco, basta la sua anima a far risuonare forte la sua arte.



Il Teatro Sociale di Como è un orgoglio per una comasca come me, si è saputo trasformare e reinventare, è al passo con i tempi grazie a un calendario super interessante che mixa il classico con il moderno e contemporaneo se non avanguardistico, mette in scena opere stupende coinvolgendo anche la cittadinanza che le anima con passione, interagisce con il mondo digital non solo attivamente sui social (seguiteli sul loro FB e IG ) ma anche portando questo mondo proprio all’interno delle rappresentazioni. Stringe partnership con brand come Rivo Gin che era lo sponsor proprio del mio abbonamento di quest’anno, il 4×40 che prevedeva 4 spettacoli con aperitivo pre-spettacolo per gli under 40 e che mi ha fatto scoprire il dietro le quinte e il sottopalco del teatro.
Insomma il Teatro Sociale è unico e splendido, sono felice di farvelo conoscere attraverso le mie parole e fotografie e, qualora non ci foste mai stati, appena si potrà vi consiglio di partecipare a uno dei tour guidati del sabato mattina con tanto di aperitivo finale e poi chiaramente ai tantissimi spettacoli che spero torneranno presto ad affollare il calendario!