Non sembra passato molto tempo da quando noi poveri milanesi non potevamo che sognarci una vera pizza napoletana.
Ecco, nell’ultimo periodo le pizzerie napoletane di qualità stanno davvero spopolando, per nostra fortuna direi, ma in questa marea di infinite aperture cosa vale davvero la pena provare?
Secondo me Pizzium vale e vi dico il perché.
Partiamo dal locale: la sensazione è di sentirsi a casa: lo capisci subito dalle dispense, dai barattoli, e dai peperoncini essiccati che richiamano il nostro Belpaese.
La selezione di pizze tradizionali è ristrettissima (Margherita, Marinara e Bufala), come è giusto che sia, ma è accompagnata da una serie di ”speciali”, ispirate alle regioni d’Italia con ingredienti locali. È così che nella versione Abruzzo troveremo allora il guanciale e in Liguria il pesto, per citarne alcuni.
Gli accostamenti, di altissima qualità, sono semplici e non improbabili come il diktat ”gourmet” vorrebbe, per questo sono forse particolarmente armoniosi e azzeccati nel palato.
L’impasto? L’impasto è quello che qui fa davvero la differenza: leggero, non troppo lievitato e cotto perfettamente. È il re della serata e quello distingue Pizzium da tutti gli altri.
Il merito è di Nanni (per gli amici) , ex-Briscola che ha saputo portare una nuova impronta in questa realtà.
E dietro la pizza, letteralmente, degli stupendi piatti in ceramica dalla Costiera Amalfitana.
Ricapitolando: semplice, delicata, armoniosa e leggera. Così leggera e digeribile che ne avrei mangiata di gusto subito un’altra. Se questo è un bene o un male, non posso però che lasciare a voi il giudizio.