Avete presente quando andate in viaggio in un posto lontano e rimanete colpiti da un’infinità di cibi che non avete mai visto prima? Ecco, per me Squisini è stato un po’ così. Mi sono ritrovata a guardare queste “Bolle” e pensare: “le voglio provare subito, chissà come sono!” Le Bolle di Squisini sono appunto un nuovo cibo, una nuova modalità di presentazione e realizzazione.
Squisini è un progetto che ha l’obiettivo di valorizzare le diversità e le eccellenze della cultura gastronomica italiana in modo semplice e genuino. Prodotti e produttori di eccellenza sono stati selezionati per valorizzare in modo nuovo le tradizioni regionali italiane.
Materie prime biologiche certificate, varietà di farine semi-integrali (e quindi più ricche di proprietà nutrizionali), lunga lievitazione dell’impasto: i tre pilastri alla base di Squisini.
Io e Francesca di In a Wine Mood abbiamo avuto la possibilità di entrare in cucina e provare anche noi a realizzare queste bolle che sembrano tanto semplici a vedersi ma dietro c’è chiaramente tanto lavoro. L’impasto è realizzato con farine biologiche 2, ovvero semintegrali, fatto lievitare a lungo, lasciato riposare, diviso in piccole palline di 35/40 gr che vengono poi una ad una aperte, viene posizionato il ripieno – che rappresenta ben il 50% del prodotto finito – e poi pizzicate per richiuderle (questa parte è stata per me abbastanza complicata, il rischio di rompere la pasta è elevato!), una volta chiuse vengono riposizionate in frigo e fatte lievitare ancora poi spennellate così da essere poi belle dorate e infine cotte per pochi minuti.








I ripieni sono rappresentativi delle regioni: dal lombardo con verze e formaggio al ligure con patate, fagiolini e pesto, dal marchigiano con le olive all’ascolana al trentino con speck e asiago – il mio preferito! -, dal campano detto “alla genovese” – questo eccezionale, all’inizio ero scettica ma poi assaggiandolo mi è piaciuto tantissimo, praticamente una sorta di ragù di carne con le cipolle, ottimo! – al classico con prosciutto e formaggio – sembra banale ma è sempre buonissimo. E tante altre proposte con una particolare attenzione ai vegani a cui sono riservate varie Bolle. E poi si passa alla versione dolce, quella allo strudel, quella al gianduia, quella alla cassata e quella alla crema pasticcera e amarena.
La location è all’interno di un cortile in via Col di Lana, zona di grande passaggio per andare in XXIV Maggio e in Darsena. Una volta che si entra e in fondo si scova Squisini ci si ritrova in una stanza accogliente, di impostazione post industriale con delle belle lampade su un grande tavolo di legno e un pavimento che cattura subito l’attenzione. Sul retro il laboratorio dove vengono create le Bolle.



Altro pezzo forte è il packaging. Ogni bolla viene avvolta in una sottile carta bianca e nera e identificata con un bollino che dice che ripieno ha. Se non fossero identificate sembrerebbero esternamente tutte uguali: non male come idea prenderne tante diverse e assaggiarle tutte! Le Bolle si possono assaggiare sul posto oppure ordinarle e portarle via, credo siano ottime al posto del classico tramezzino in una riunione di lavoro oppure da gustare in un buffet all’aperitivo, come merenda o come antipasto.
In vendita nel locale anche paste, sughi e altri prodotti tutti rigorosamente bio.
I proprietari sono stati estremamente gentili, simpatici, aperti e disponibili. E’ chiara la gran voglia di investire su un progetto nuovo che stanno lanciando da qualche mese e che ci auguriamo avrà grande ritorno: una volta che provi una bolla sono un po’ come le ciliegie: una tira l’altra!
Viale Col di Lana 12 – cortile interno
0239468770
Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19