Chi mi conosce lo sa: amo gli Stati Uniti, non mi stancherò mai di visitarli, di tornarci e ritornarci, di scoprire luoghi nuovi e tornare in quelli già visti. A fine giugno, cogliendo l’occasione di partecipare al matrimonio di una coppia di amici, ho trascorso una settimana tra Chicago e New York City. Ero già stata in entrambe le metropoli ma essendo città enormi, anche a distanza di pochi mesi i locali cambiano, si evolvono, ne aprono di nuovi. Ho pensato di raccontarvi le due città in pillole, tra i consigli su cosa visitare, i ristoranti da non perdere e i locali.
CHICAGO
WHAT TO DO AND SEE
Consiglio numero 1: prendere un alloggio a downtown, Chicago non è grande come NYC, la si gira anche a piedi, se già si sta a downtown si possono facilmente raggiungere le zone principali.
Chicago è una città elegante e ben tenuta, pulita e tranquilla. A luglio era freschina anche se spesso in estate le temperature diventano parecchio elevate, in inverno è invece gelida, solitamente le temperature vanno di parecchi gradi sotto lo zero e per tutte le stagioni vale il suo soprannome: Windy city, la città ventosa, portatevi sempre dietro almeno un golfino!
Chicago è conosciuta come città di grande importanza architettonica, moltissimi architetti famosi qui hanno costruito grattacieli e palazzi, il modo migliore per vederli e scoprire le loro storie è prendere uno dei battelli che fa il giro sul fiume mentre la guida racconta ciò che si vede. Il costo non è super cheap (sui 45$) ma la “gita” è piacevole e assicuro che ne vale la pena.
Atro fiore all’occhiello della città è il Millenium Park, uno spazio verde molto esteso in cui fanno capolino sculture e attrazioni tra cui la famosa “Cloud Gate” meglio conosciuta come “The Bean”, il fagiolo, una scultura di 110 tonnellate di acciaio dell’artista Anish Kapoor. Inoltre vi sono un grandissimo Padiglione coperto con 5000 posti a sedere e in grande di ospitare un totale di 20.000 persone per concerti e rappresentazioni. Questo “Pritzker Pavilion” è composto da tubi e lastre di acciaio inossidabile e volute di titanio disposte in modo da creare un effetto sonoro unico. Mi è piaciuta moltissimo la Crown Fountain di Jaume Plensa che si compone di due torri di vetro alte 15 metri, che si fronteggiano. La loro collocazione delimita un’ampia vasca invasa dall’acqua in cui i bambini amano giocare bagnandosi. Le torri sono degli schermi sui quali compaiono delle immagini video: volti di cittadini di Chicago che cambiano espressione e dalle cui bocche sgorga l’acqua. Quando i volti scompaiono le torri si trasformano in muri di vetro dall’alto dei quali l’acqua cade a cascata.
Sempre nel parco si trova uno dei musei più interessanti che io abbia mai visitato: l’Art Institute of Chicago. Imperdibile!
Spostandosi più a nord del parco, ecco un’altra delle principali attrazioni di Chicago: il Navy Pier. Costruito agli inizi del ‘900 per scopi commerciali è ora un luogo di divertimenti tra i quali svetta un’enorme ruota panoramica.
Due i punti panoramici da cui osservare la città: la Willis Tower, meglio conosciuta come Sears Tower, fino al 1998 è stato l’edificio più alto del mondo! Al piano numero 103 è possibile visitare la vista panoramica “Skydeck”, su balconate costruite completamente in vetro e sospese nel vuoto. Il John Hancock Center, di circa 100 metri più basso compete però con la Willis per via della vista più estesa sul Lago Michigan oltre che sulla città.
D’estate vale la pena anche una passeggiata o una pedalata con il bike sharing, dalla spiaggia di North Avenue lungo il lago Michigan verso il Lincoln Park Conservatory, altro grande parco cittadino.
EAT
Menzione d’onore al ristorante Spiaggia dove abbiamo avuto il piacere di pranzare per il matrimonio dei nostri amici. Lo chef Tony Mantuano presenta un menù di ispirazione italiana ma in continua evoluzione che gli ha permesso negli anni di affermarsi e mantenere lo Spiaggia tra i ristoranti must di Chicago. Inoltre la vista sul lago dà alla location un plus incredibile!
Un classico burger da Shake Shack: catena di hamburger organici che ngli ultimi anni si è espansa a dismisura negli States, serve hamburger e patatine ottimi che ti fanno sentire meno in colpa rispetto a quelli del Mc!
Rock Bottom: tipico locale del Midwest in cui la birra e il junk food la fanno da padrone. Molto carina la terrazza “Beer Garden” estiva, molto affollata ma divertente!
Se avete uno stomaco resistente vi consiglio di assaggiare anche la Chicago Style Pizza, molto alta e fritta, bella pesante, io non ce l’ho fatta!
DRINK
Splendido Rooftop quello del The Godfrey Hotel. Un lounge bar con sedute e lampade bianche che si affaccia sui grattacieli della città. Bella musica, bella gente, bell’atmosfera!
NEW YORK CITY
WHAT TO DO AND SEE
Non basterebbe una vita per visitare tutta NYC figuriamoci pochi giorni! Detto questo ci sono dei must che sono proprio imperdibili a mio avviso:
Prendere il battello (o pubblico o privato) così che allontanandosi da Manhattan si goda dello skyline della città più pazzesca del mondo! I battelli privati fanno il giro proprio attorno a Manhattan, quelli pubblici portano da Manhattan verso Coney Island, costano decisamente meno, passano abbastanza vicino alla Statua della Libertà e sono una perfetta alternativa!
9/11 Memorial: Sono personalmente molto legata a questa tragedia perché quando successe mi trovavo negli Stati Uniti, ero arrivata da un mesetto e stavo trascorrendo il mio anno di scambio con Intercultura in Wisconsin, si non vicino a NYC ma comunque i sentimenti di quei giorni erano stati parecchio forti e la paura prevaleva. A giugno del 2012 andai per la prima volta a NYC, ricordo benissimo il buco con le rovine del World Trade Center, nello specifico una parte del building che stranamente non era caduta ed era a forma di croce, il caso a volte.. Sono tornata nella Big Apple nel 2009 ma ancora stavano facendo i lavori, quest’anno invece ho finalmente visto il memorial, un impressionante e enorme struttura incavata nel terreno nera con incisi i nomi di tutte le vittime e l’acqua che ricade al suo interno e che va a finire in una parte centrale di cui non si vede la fine. Pazzesco!
Lì a due passi ci sono anche Wall Street con il famoso toro, super turistici ma tra i must see.
Ponte di Brooklyn: la cosa migliore da fare è andare a Brooklyn in metro e poi tornare a Manhattan a piedi passeggiando sul ponte. Attenzione alle corsie, una è per i pedoni, una per le biciclette, se siete a piedi sulla corsia delle bici vi investono! State attenti! La vista è fantastica e vale proprio la pena farsi questa bella camminata.
Central Park: il polmone verde di NYC è davvero unico: laghetti, boschi, un castelletto, uno zoo, campi da baseball, immensi prati e tanto altro ancora. Qui ci si sente in un altro mondo, si evade dal caos delle grandi strade newyorkesi e il più delle volte non si vedono nemmeno i grattacieli.
5th Avenue: la shopping street per eccellenza, uno dietro l’altro grandi negozi si susseguono, attendi al portafoglio, è facile straspendere!
Grand Central Terminal: la stazione ferroviario newyorkese set di innumerevoli scene di film, appena vi entrate vi sembra subito di essere catapultati dentro qualcuno dei vostri film preferiti. Divertente scendere al piano sotterraneo per un pranzo “easy” diverso: la food hall è enorme con moltissime alternative dal sushi ai bagel, dall’italiano all’indiano, dal vegetariano alle cupcakes di Magnolia Bakery!
New York Public Library: altro edificio visto e rivisto in mille film e imperdibile. Le luci soffuse su ogni banchetto, il silenzio rigoroso, un’atmosfera unica.
East Village: quello che una volta era il quartiere dei punk, degli alternativi e via dicendo è ora diventato un quartiere hipster pieno di posticini super carini foodwise e di palazzi in tipico stile newyorkese coi mattoncini rossi. Una passeggiata perdendosi tra le viette è il modo migliore per esplorare il quartiere.
Soho, Nolita, Little Italy: tutti quartieri cool, dove passeggiare, fare shopping, fermarsi per un boccone. Di Little Italy ormai non è rimasta che una via iper turistica, la si vede in 2 minuti.
China Town: non è il mio genere di quartiere ma è molto apprezzati sia dai newyorkesi che dai turisti per fare un giro, fermarsi a cena o a bere un drink.
Meatpacking: quartiere iper figo, con rooftop splendidi, discoteche e hotel giusti. E’ proprio in questa zona che si trova la High Line, una parte di una linea ferroviaria dismessa che è stata riqualificata diventando un parco urbano.
Empire State Building: il famoso edificio che per tanto tempo fu il più alto del mondo è uno dei simboli della città. Impossibile perderselo perché svetta sopra gli altri palazzi di Midtown.
Rockfeller Center: famoso per la pista di pattinaggio su ghiaccio che viene sempre allestita per Natale assieme al grande albero, anche in altre stagioni val la pena fare un giro perché contorniato da moltissimi negozi e dà anche la possibilità di salire all’ultimo piano per godere della vista sulla città.
Times Square: l’arrivo a Times Square è un’esplosione di colori, rumori, caos, luci. Si viene investiti di colpo e ci si ritrova al centro di questo turbinio. Sicuramente da vedere, fa molta scena e poi scapparci lontano, decisamente troppo rumore!
Washington Square Park: stupendo l’arco che incornicia questo parco, location di innumerevoli film. Bello passarci mentre si passeggia dall’East Village verso Soho.
Bryant Park: altro splendido parco che regala atmosfere uniche specialmente la sera con le lucine sempre accese e i tavolini all’aperto.
Madison Square Park e Flatiron Building: un altro parco newyorkese da cui godere della vista di un famoso building, il Flatiron.
Musei: una sezione a sé va per i musei newyorkesi. Quest’anno non sono riuscita a tornarci perché avevo troppo poco tempo ma tra i ricordi più belli sicuramente ci sono il MoMA – Museum of Modern art, il Guggenheim che spesso fa delle serate speciali con eventi di vario genere, il Whitney Museum nel nuovo palazzo di Renzo Piano e la Frick Collection.
Long Island: una gita a mangiare aragosta sul pier di Long Island è sicuramente una buona idea!
EAT
Hamburgers:
Come a Chicago, anche a New York c’è la catena Shake Shack, burger bio e patatine buonissime.
All’interno dell’hotel Le Park Meridian, una volta attraversata la hall c’e’ un mini ristorantino famosissimo per hamburger, il Burger Joint.
Spotted Pig, stellato Michelin, famosissimo per i suoi burger con Roquefort.
Bakery/Pasticcerie:
Magnolia bakery: se siete fan di Sex and the City lo conoscete sicuramente. I cupcakes più buoni del mondo sia in Bleecker Street che al meno 1 di Grand Central Station.
Financier e Le Pain Quotidien: catene francesi ottime per colazione, caffe, merende.
Ciao For Now: nell’East Village, molto hipster, tra i pancakes più buoni che abbia mai assaggiato.
Ost Cafè: sempre nell’East Village, cappuccio e brioche buoni per sentirsi un po’ a casa.
Pranzi al volo:
Luke’s Lobster: a Brooklyn appena sotto il ponte, un lobster roll ottimo ad un prezzo ragionevole. Goduria massima!
Chelsea Market: famosissimo per il lobster! Una grande pescheria dove scegliere il pesce che si desidera e mangiarlo al momento. Oltre all’aragosta anche altre proposte: bakery, carne e altro.
Spitzer’s Corner: ottimo brunch easy e molto pub style nell’East Village. Bei tavoloni di legno, personale simpatico e sorridente e buoni piatti tra cui il Mac&Cheese al tartufo che mi è piaciuto da matti!
Snack:
Brooklyn Ice Cream Factory: vicino al Luke’s Lobster, sotto il ponte di Brooklyn, un gelato niente male e con tanti gusti, ottimo snack.
Ristoranti per cena:
The Waverly Inn: un’atmosfera incredibile vi avvolgerà non appena metterete piede al Weaverly Inn! Un ristorante un po’ nascosto tra le viette del Greenwich Village, molto intimo, luci soffuse, pareti scure, uno splendido giardino d’inverno come ultima sala. Proposta culinaria decisamente interessante e di conseguenza con prezzi altini ma fattibili per una cenetta speciale.
Swine: ristorantino in zona Greenwich Village, carina l’insegna di lampadine, atmosfera con luci soffuse, ottimo anche per un drink dopo cena. Ottimo rapporto qualità/ prezzo.
Delicatessen e Katz’s Delicatessen: classici americani, perfetti sia per pranzo che per cena.
Standard Grill: ottimi i pancakes per colazione e la steak per cena. Location iper frequentata sotto l’high line.
Steak house:
Peter Luger a Brooklyn è probabilmente la più famosa Steak House newyorkese, prenotate prima e godetevela!
Keenes: tra le più storiche a Midtown, anche qui meglio prenotare.
Bar per drinks:
Biergarten sotto lo Standard hotel, si sta bene, specialmente in estate, è all’aperto ed è perfetto per godersi una birra anche nel pomeriggio, affollatissimo la domenica.
Esquina: ristorante e cocktail bar in stile speakeasy: da fuori sembra un diner un po’ scrauso, se ti fanno passare e scendi le scale ti ritrovi in una location con ristorante messicano e cocktail bar dove è il rum a farla da padrona e il dj con le hit più cool.
Rooftop:
Standard Hotel: il rooftop all’ultimo piano è una figata! I cocktail sono buonissimi e lo stand delle crepes pittoresco. Da qui si gode di una vista stupenda su lower Manhattan, andateci al tramonto e rimarrete ammaliati. Molto famoso anche per la sua toilette completamente vetrata!
Granseevort Hotel: un altro rooftop mozzafiato a pochi passi dallo Standard. E’ più in basso di quest’ultimo ma è comunque piacevole con una vista strepitosa sulla città e un’atmosfera orientaleggiante.
The Strand Rooftop: questo albergo di Midtown ha un rooftop non altissimo ma che regala una bella vista dell’Empire. La terrazza viene chiusa con un vetro in caso di freddo o brutto tempo per cui si può utilizzare sempre.
E voi siete mai stati a Chicago o New York City? Se avete qualche posticino da segnalarmi commentate sotto o scrivetemi!
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