Ricordo lo chef Andrea Alfieri al Sempione 42 dove mi portò la prima volta il mio amico Luca de La Cinta Milanese e fu subito amore! La mia gioia e curiosità quando ho saputo del suo ritorno milanese al Chiostro di Andrea dentro ai Chiostri di San Barnaba è stata immediata. Ecco finalmente che la scorsa settimana sono riuscita ad andare a cena in questo posticino un po’ incantato che ti fa sentire fuori Milano, in un angolo di riservatezza. Il chiostro con il grande albero al suo centro è molto fresco e piacevole, intimo e romantico per cena (purtroppo l’altra sera da una parte c’era un evento privato di lavoro e dall’altra una laurea quindi un po’ troppo rumore per i miei gusti ma quando se ne sono andati l’atmosfera era proprio quella che vi ho appena descritto).
Il menù del Chiostro di Andrea prevede taglieri, sgagnini e dolci. Se si scelgono 3 sgagnini non li si paga a prezzo pieno ma ridotto, stessa cosa se se ne scelgono 5. Decidiamo di provarne 3 a testa. Gli sgagnini diciamo che sono come delle tapas, una mezza porzione più o meno. Al tavolo ci vengono portati dei benvenuti che consistono in piccole sfoglie con creme al formaggio e un cestino di pane e grissini fragranti. Le proposte in menù sono estremamente interessanti e creative, non resisto a crema di asparagi, tuorlo e albume croccante, tè affumicato e caviale di tartufo nero: un’armonia nell’insieme, molto piacevole la sensazione del tuorlo croccante. Continuo con piselli, gamberi, liquirizia, stracciatella e melone: un’esplosione di colori, bellissima la presentazione, ottima la crema di piselli che sa proprio di verdura e i gamberi rossi freschissimi: materie prime eccellenti. Infine scelgo Persico, riso e salvia: non pensate al classico risotto al pesce persico, il riso è come frullato e sopra vi sono adagiati i filetti di persico e la salvia con una polvere di lampone, buono. I miei commensali hanno anche assaggiato: consistenze di grana padano oltre 24 mesi di stagionatura: flan, spuma, fonduta con salsa piccante di pere e succo di mirtillo; tartare di manzo, nutella di fegato grasso d’oca e panettone; lingua di manzo rosolata, salsa verde, gelato alla senape e cialda di mais. Abbiamo commentato molto positivamente tutti i piatti, molto graditi!
Per concludere la scelta è ricaduta su cioccolato guanaya: mousse con biscotto morbido di cioccolato, cremoso di cioccolato al rum e polvere di caffè e la tartare di frutta e verdura, gazzosa e sorbetto al Campari. E col caffè ci viene portato una tarte tatin di cioccolato e pera, splendida chiusura!
L’esperienza è stata molto positiva e piacevole, il personale educato e discreto, non mi resta che tornare per assaggiare tutti gli sgagnini proposti!
Via San Barnaba 8
025466494
da lunedì a venerdì dalle 12.30 alle 15.30 e dalle 19.30 alle 00
sabato dalle 19.30 alle 00
(taglieri 15€, sgagnini dagli 8€ ai 12€, se ne scegli 3 , 24€, se lo chef ne sceglie 5 per te, 40€, dolci 6€/7€)
Che posto incantevole e che menu interessante! Ma l’albero al centro del locale non ti ricorda niente?
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oddio che vuoto, cosa mi dovrebbe ricordare??? 😀
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un mango!!!!!!!
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