Estate, mare, sole, vento sulla pelle. E se non ci siete mai stati: barca a vela! Andare in barca a vela è un’esperienza magnifica, sì bisogna avere tanta pazienza e sapersi adattare perché gli spazi sono quelli che sono e non c’è tanto modo di avere le comodità, però assicuro anche per i più fighetti che l’esperienza in sé vale tutta la pena!
Le destinazioni per un weekend sono tra le più varie: dalla Liguria alla Toscana, dalle isole Pontine alle Eolie e, perché no, un bel weekend alle Porquerolles, in Francia.
Se avete la fortuna di avere un amico con patente nautica e che sa portare una barca è presto fatta: si contattano dei charter e si noleggia una barca nel porto che preferite. Se invece non sapete a chi rivolgervi, ecco alcune agenzie che organizzano weekend e settimane in vela a cui iscriversi anche da soli, in due o in gruppo:
Orza Minore – sono stata in vacanza con loro alcuni anni fa e mi sono trovata benissimo sia per l’organizzazione che per le persone. Ce n’è per tutti, sia giovani che famiglie, single o più in là con l’età.
Horca Myseria – molto conosciuta a Milano, è sicuramente tra le più quotate.
Water Tribe – la vacanza divertimento per i 30/40enni.
The Yacht Week – per i più giovani, qui si fa tanto party party party, è la più internazionale.
Da sapere quando si va in barca a vela
Come anticipavo in barca ci vuole tanta pazienza! Attorno alla barca c’è l’immensità dell’orizzonte ma all’interno c’è poco poco spazio. Può succede di andare d’accordissimo con completi sconosciuti e di litigare e scannarsi con gli amici di una vita. In barca si è proprio spalla a spalla e si vive al massimo ogni emozione.
Grazie a mamma e papà sono cresciuta in barca e anche se non vado più spesso come una volta, ogni tanto mi imbarco e qualcosina ho imparato:
- flessibilità: vige la democrazia, vale la maggioranza, bisogna seguire le indicazioni dello skipper e fare quanto viene richiesto di fare, soprattutto nei momenti cruciali tipo l’attracco in porto, è un attimo che la barca va contro un’altra barca o che si perde una cima, bisogna fare quanto ci è richiesto di fare.
- rispetto: più del normale sempre perché gli spazi sono stretti, le “mura” sono fini, le risorse sono scarse tipo acqua e viveri, se sei in mare e non attracchi in porto l’acqua dei serbatoi non dura all’infinito e le cibarie neppure!
- ordine: non lasciare le proprie cose in giro, lo spazio è poco per tutti e mentre si naviga vola tutto per terra e intralcia nei movimenti;
- attenzione: al boma, alle cime, agli stoppers, insomma attenti a tutto ciò che si muove sopra e attorno a voi, attenti a dove si mettono mani e piedi è un attimo farsi male e inciampare, se si cade in acqua è un problema!
- mal di mare: se ci si imbarca e si ha già il terrore di star male si sbaglia subito. Bisogna stare tranquilli, tenersi occupati e se proprio non va ci sono le medicine per riprendersi!
- mal di terra: è frequente che scendendo a terra dopo quale ora o giorno in barca si sentano le vertigini e si sbandi. Niente di grave, abbiate pazienza e passa!
Cosa mettere in valigia
Prima di tutto niente trolley ma un borsone morbido che si possa ripiegare e far diventare piccolino! Gli spazi sono piccoli, non c’è bisogno di portarsi troppe cose.
Al di là di costume, pantaloncini, magliette non dimenticatevi una felpa pesante per la sera, in barca è sempre umido e fa freschetto. Sempre utile anche una giacca fermavento e dei pantavento se per caso dovesse piovere.
Fondamentali delle scarpe da ginnastica con suola bianca, quelle con suola colorata sporcano la barca! Importanti anche la crema solare (col vento forte non ci si rende conto che il sole scotta!), doposole, occhiali da sole, cappellino. E anche un caricabatterie per auto con cavetti necessari (si carica in navigazione se si va a motore oppure se ormeggiati in porto), quello esterno normale se si veleggia o se non si è attraccati in porto non funziona!
Infine delle comodissime salviettine intime dato che il bidè non c’è e il sapone marino (sea savon) che serve per lavarsi in mare, praticamente ci si tuffa, ci si insapona con questo speciale sapone e ci si rituffa per sciacquarsi, il sale marino non rimane attaccato alla pelle e in questo modo non si spreca la preziosa acqua dolce dei piccoli serbatoi.
Vi lascio con qualche immagine del weekend lungo di inizio giugno che ho trascorso alle splendide isole Porquerolles, buon vento!
Pingback: 3 idee per 3 vacanze invernali al caldo! | Taste and Travel
Ciao potresti dirmi con chi hai prenotato la crociera in barca a vela a Porquerolles?
"Mi piace""Mi piace"
Ciao! Avevamo solo preso la barca perché ero con degli amici che hanno la patente nautica, mi spiace!
"Mi piace""Mi piace"