Metti un weekend di mezza stagione, niente mare, niente montagna, e cosa c’è di meglio di visitare una bella cittadina non troppo distante da Milano? Parma rientra certamente tra le mie città preferite, signorile, piccolina ma non troppo, elegante, ben si presenta e offre un clima accogliente per staccare dalla confusione milanese. Di Parma amo i bei palazzi in centro, lo splendido battistero, le vie con gli eleganti negozi, il magnifico parco Ducale, lo spettacolare teatro Farnese e poi potrei andare avanti all’infinito raccontando dei singoli “borghi”, nome con cui si identificano le vie, della vista sui tetti e tanto altro ancora.
Sono stata a Parma l’ultima volta in occasione di un congresso, ho scelto di evitare il classico hotel business per alloggiare invece in un incantevole bed and breakfast in pieno centro a pochi metri dal Duomo: Pio B&B. I proprietari Erika e Massimo sono gentilissimi e simpatici, danno ottimi consigli per la visita alla città e sui ristoranti. Hanno interamente ristrutturato un palazzetto del centro storico creando questo b&b che è proprio un gioiellino. Poche camere arredate con gusto e attenzione ai minimi particolari, mobili antichi che si accostano a splendidi tessuti, oggetti e specchi ricercati. Uno spazio per la colazione all’ultimo piano mansardato che offre una vista unica sui tetti della città e spuntini e drink 24 ore su 24.
Speciale la colazione con proposte sia dolci che salate: paninetti ripieni di prosciutto crudo e cotto, brioches deliziose, yogurt, cereali, un cappuccino con una schiuma super! Pio b&b è un’ottima opzione per un piacevolissimo soggiorno con un rapporto qualità/ prezzo decisamente perfetto.
Avendo partecipato a un congresso non ho avuto molto modo di dedicarmi alla scoperta di ristorantini, ma ecco alcuni indirizzi da segnalare:
Misterlino: simpatico bar/ negozio dedicato al knitting, il fare a maglia. Ho bevuto un caffè e assaggiato un ottimo paninetto, carino e divertente per uno spuntino, un caffè o un bicchiere di vino.
Trattoria Corrieri: per assaggiare le classiche specialità emiliane senza troppe pretese e spendendo poco. Non è niente di speciale ma se siete in un gruppo numeroso è una buona alternativa in centro.
Osteria dello Zingaro: sono stata alcuni anni fa ma è l’indirizzo maggiormente consigliato dall’esperto proprietario del Pio b&b, mi fido ciecamente della continua qualità eccelsa dello Zingaro!
Academia Barilla: partecipando a questo congresso ho avuto la splendida opportunità di seguire un corso di cucina pratico all’Academia Barilla alla scoperta delle basi della cucina italiana tra realizzare pane, tortelli, gnocchi, pesto, grissini, flan, arrosto e quant’altro. E’ stata un’esperienza molto divertente, essendo molti siamo stati suddivisi in gruppi di 8/10 persone ognuno dei quali doveva realizzare 3 ricette con l’aiuto di uno chef dell’Academia. Alla fine abbiamo presentato i piatti e cenato con quello che avevamo preparato, fantastico!
Azienda Agricola Bertinelli, Noceto (PR): curiosissima sulle modalità di realizzazione ho visitato questa azienda agricola in cui si fa il Parmigiano Reggiano. Interessante scoprire tutti i vari passaggi e ammirare le grandi forme lasciate a “invecchiare” per oltre due anni. Il ristorante e la struttura di per sé sono esageratamente turistici ma vale la pena la visita guidata al laboratorio sul retro.
Imperdibili a livello turistico le visite al Teatro Regio – dove abbiamo cenato per la cena di gala del congresso servita da un ottimo catering nelle sale del ridotto – e al Teatro Farnese – magnifico esempio architettonico seicentesco, interamente in legno con dipinti a dir poco spettacolari. Parma e la sua campagna circostante sono luoghi che ho nel cuore e amo sempre visitare, la prossima volta prometto che mi darò ampiamente anche al cibo!