Road Trip South East USA – Part Five

Lasciataci alle spalle la magnifica Blue Ridge Parkway, arriviamo che ormai è buio in Kentucky, e ci fermiamo al Cumberland Falls State Park. Rigoglioso parco naturale con delle caratteristiche cascate in cui avviene un fenomeno incredibile: in alcune notti si vede un arcobaleno all’interno della cascata, il cosiddetto Moonbow, che accade solo qui e alle cascate Victoria in Africa, incredibile! Chiaramente siamo sfortunate e la notte che trascorriamo noi al Parco niente magia. In compenso, appena facciamo check in nell’unico Lodge presente nel parco – il Dupont Lodge, struttura bruciata e ricostruita più volte e, al momento della nostra visita, sotto ristrutturazione – un cartello ci avvisa di fare attenzione nel parcheggio e vicino al fiume in quanto nelle ultime settimane un pericoloso serpente dal morso velenoso è stato segnalato proprio in quelle zone. Terrorizzate, entriamo in fretta e furia, appoggiamo le valigie e ci dirigiamo subito a mangiare qualcosa. Attorno a noi l’età media è sui 90 anni, cosa che si ripete la mattina dopo a colazione. I giovani, scopriamo, campeggiano nel parco, prevalentemente in tenda. Il cibo sembra un po’ quello della mensa ma non rinunciamo a french toast imburratissimi per iniziare la giornata belle cariche! Ci dirigiamo subito alle cascate per ammirarle, il tempo non è dei migliori e una coppia di anziani ci ferma e ci racconta la loro storia d’amore, che bellezza!

Du Pont Lodge Du Pont Lodge Du Pont LodgeDu Pont Lodge Cumberland Falls Cumberland Falls

Col sorriso salutiamo e ripartiamo alla volta della sterminata campagna del Kentucky dove i grandi campi in cui galoppano i cavalli sono l’attrattiva principale. Passiamo per rendere onore all’omonimo film da Elizabethtown, niente di che, poi ci dirigiamo verso Louisville dove trascorreremo la notte.

Kentucky Kentucky

A Louisville alloggiamo in quello che abbiamo eletto all’unanimità il posticino più accogliente e splendido dell’intera vacanza, Inn at Woodhaven. Una magnifica villetta di famiglia, risalente al 1853 e pertanto sito storico per la giovane storia Statunitense. L’adorabile padrona, Marsha, ci accoglie sorridente e ci vizia con cioccolatini di benvenuto ma, soprattutto, ci regala un upgrade alla suite dell’Inn, ovvero tutto l’attico. Felicissime la ringraziamo e saliamo nella nostra stanza per godercela quanto più possibile. La stanza è stupefacente, rimaniamo davvero a bocca aperta! All’ingresso vi è una zona di soggiorno con caminetto, tavolino con gli scacchi, credenza con biscottini e drink, si passa poi a un disimpegno da cui abbiamo sulla sinistra una stanzetta singola con la particolarità di una finestra a oblò che la rende speciale, sulla destra invece il grande bagno con pavimento a scacchi bianco e nero, una doccia gigantesca, una vasca da bagno con idromassaggio, una postazione per truccarsi con tutta calma. E poi tanti, tanti prodotti ricercati per la cura personale, sia da donna che da uomo, tutti da provare. Infine come ultima stanza la master bedroom, letto a baldacchino con materasso infinito, poltrone, altro caminetto, mobili antichi e una bella bottiglia di classico sherry con due bicchierini. Che goduria!

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La sera, sotto suggerimento di Marsha andiamo a cena in un classico dei ristoranti cittadini: Jack’s Fry. Locale che ricorda molto lo stile newyorkese anni 20’: da fuori sembra anonimo, si entra la luce è soffusa, le pareti sono colme di fotografie in bianco e nero con personaggi famosi, la musica di sottofondo e jazz. Il menù è decisamente interessante e molto più in linea con le proposte europee rispetto ai classici americani. Tra gli antipasti scegliamo il tagliere di formaggi e salumi – un misto tra produttori locali e francesi -, tra le altre proposte da segnalare le rivisitazioni delle tradizioni locali come le ostriche fritte, e gli shrimps and grits (gamberi e polentina) tutto secondo la ricetta del ristorante, oppure le escargot o le capesante. Come piatto principale scegliamo di gustarci un classico cheese burger cucinato al meglio con pane fatto in casa, cipolle caramellate, lattuga, pomodori, cetriolo, bacon e formaggio a scelta tra swiss, cheddar o stilton, ce lo godiamo totalmente è proprio delizioso! Tra le altre proposte il tonno in crosta di timo e sesamo e le costolette di agnello oltre al galletto al vino bianco. Tra i dolci imperdibile la cheese cake al cioccolato bianco con lamponi e il brownie al fudge di cioccolato caldo. Essendo a Louisville, patria del Mint Julep ceniamo accompagnandoci solo con cocktail, molto US style!

Jack's Fry Jack's FryJack's Fry Jack's Fry

La mattina seguente una colazione decisamente abbondante ci attende al nostro splendido Inn: uova strapazzate con salsiccette e toast, marmellatine fatte in casa, yogurt con frutti di bosco freschi, e una serie di torte fatte in casa da assaggiare, il tutto in una cornice di altri tempi: stoviglie di ceramica e la ricercatezza che contraddistingue l’intera casa.

Inn at WoodhavenInn at WoodhavenInn at Woodhaven
Inn at Woodhaven Inn at Woodhaven

Prima di lasciare Louisville ci dirigiamo verso il suo simbolo assoluto, l’ippodromo dove si tiene il Kentucky Derby, secondo evento sportivo più importante d’America subito dopo il Superbowl. Qui ogni anno il primo weekend di Maggio migliaia di persone si riversano per assistere alla corsa di cavalli più spettacolare del mondo. Le donne indossano ampi cappelli stravaganti e tutti sbevazzano tutto il giorno il famoso Mint Julep. Il museo dell’ippodromo è molto ben fatto con un video di 15 minuti che racconta tutta la storia e che viene proiettato in una sala in cui gli schermi sono disposti a 360° attorno allo spettatore, incredibile! Inoltre la possibilità di fare delle finte scommesse per capire come funziona il sistema e una collezione di cappelli unici. Dopo il tour ripartiamo alla volta della nostra nuova meta… Tennessee here we come!

To be continued..

3 thoughts on “Road Trip South East USA – Part Five

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