Finalmente sono andata a fare un giro nel nuovo Eataly Smeraldo che dopo polemiche e ritardi ha aperto da qualche settimana. Entrata grandiosa con giochi di vetrate, una sezione centrale “vuota” con i successivi 2 piani che si affacciano sul piano terra, molto ad effetto. Un palchetto al primo piano che purtroppo domenica sera era vuoto, non mi sarebbe per niente dispiaciuto avere un accompagnamento musicale, anche solo un pianista fisso che interpreta melodie di sottofondo, sarebbe decisamente piacevole e in linea con l’approccio decantato da Farinetti di voler mantenere l’anima del teatro Smeraldo all’interno di Eataly Milano.
L’ambiente è caotico, avendo aperto da poco era prevedibile. I tre piani sono letteralmente presi d’assalto dalla gente che viene solo per dare un occhio, per comprare prodotti e per sedersi a gustare quanto viene proposto nei vari corner.
Arriviamo verso le 20, facciamo un rapido giro tra le specialità in vendita, mi piace tantissimo il corner dedicato alla pasta fatta a mano.
La sezione vini è apprezzabile ma i prezzi sono folli, dei ricarichi incredibili rispetto al costo in enoteca.
Chiaramente c’è pure la fila per sedersi a cenare. Scegliamo di metterci in lista d’attesa per un tavolo nella sezione Pesce, visto che c’è da aspettare ne approfittiamo per iniziare con un calice di Franciacorta (6€). Finalmente è il nostro turno, ci accomodiamo su un piccolo tavolino con tovagliette di carta, la cameriera ci dà il menù e ci chiede subito cosa scegliamo. Un attimo! Si allontana e dopo neanche 30 secondi ecco un’altra cameriera che ci fa la stessa domanda. Aiuto! Mi vien l’ansia!
Chiaramente poi quando siamo pronti ci vogliono 5 minuti prima che qualcuno si accorga di noi, ma va be..
Ordiniamo tartare di ricciola servita con crema di avocado e pomodorini freschi (16€). Decisamente buona, porzione non gigante ma apprezzabile. Io mi ritengo sazia, il mio commensale opta per continuare con una zuppa di pesce cucinata con pomodoro dal gusto intenso (17€). Davvero ottima anche questa.
Sui dettagli non ci siamo: il vino viene servito e inserito in un sacchettino di plastica trasparente che non tiene la temperatura, il risultato è il ghiaccio completamente sciolto con la bottiglia ancora a metà. Arriva la cameriera e glielo facciamo cambiare con un sacchettino con ghiaccio nuovo. E poi questo sacchettino è decisamente troppo ingombrante per un tavolo così piccolino. Ma una glacette no?
Pecca numero 2: portano la zuppa di pesce e danno solo il cucchiaio. Peccato che nella zuppa c’è un gamberone che è parecchio difficoltoso da mangiare con un cucchiaio. Così bisogna per forza utilizzare le mani ma.. non portano le salviettine solite al limone, quelle umidificate per pulirsi le mani insomma, Anche qui fermiamo la cameriera, le chiediamo e arrivano.
Ultima cosa di forma: si paga subito, appena si ordina, come al bar. Questo succede in tutti gli Eataly è vero, ma proprio non mi piace.
Decidiamo di scendere al piano terra per prendere un dolcetto così da concludere gloriosamente la nostra cena. Scegliamo un tortino con lamponi e cioccolato bianco che si rivela proprio niente di che, sicuramente non all’altezza del resto del pasto.
L’esperienza è sicuramente da fare, tornerò anche, mi piacerebbe tanto provare il ristorante Alice in questa sua nuova sede. Intanto evviva Farinetti e questo suo fantastico business.
Eataly Smeraldo Piazza XXV Aprile 10 0249497301 Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 24
Sono stato ieri con amici…innegabile la tristezza che si prova nel trovarsi ora dove si era assistito pochi anni fa a grandi concerti….sostituire l’effetto provato davanti ad una insalata vegetariana con quello della musica di Paolo Conte non mi permette di apprezzare anche il miglior piatto…
Poi vogliamo parlare dei prodotti che sono tutti ottimamente confezionati….tutti perfettamente in sintonia fra di loro ma che non possono essere artigianali perchè le quantità vendute implicano una produzione industriale.
Mi spiace per i piccoli ristoranti della zona che saranno destinati a chiudere per la concorrenza (leale?) di Eataly—
Insomma Farinetti mago del marketing ma il prodotto bio a Km zero non lo trovo di certo da Eataly…
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