Era qualche mese che c’era una cenetta a La Brisa in sospeso.. tra un incastro e l’altro finalmente ci accordiamo e riusciamo ad andarci. Se non si conosce, da fuori sembra abbastanza anonimo: due vetrine su una piccola stradina traversa di Corso Magenta. Entriamo e oltre l’ingresso con un bancone e due tavolini, si staglia un lungo corridoio sulla sinistra. Proseguiamo per il corridoio e in fondo si apre una sala di fronte a noi e sulla sinistra una bella veranda. Il tavolo che ci danno non è proprio il massimo, nella sala principale a fianco di un gruppo di amiche molto rumorose.. Avrei decisamente preferito la veranda ma si sa, in questo periodo le cene aziendali natalizie sono ovunque e infatti in veranda vi erano due lunghe tavolate. Credo che in un altro periodo il ristorante sarebbe stato decisamente più tranquillo, silenzioso e intimo.
Arriva subito un cameriere che ci propone due diversi vini per iniziare con un piccolo aperitivo, scegliamo un Franciacorta e ci viene portato un piccolo benvenuto. Non so esattamente cosa fosse, tipo uno sformatino di verdure. Niente di che direi, un unico piatto da dividere in due. Proseguiamo la cena scegliendo per antipasto foie gras d’anatra in torcione, chutney di mele verdi, pan brioche. Sul foie gras non si discute, il chutney di mele davvero molto gradevole. Unica nota: i crostini, pochi, appoggiati su un tovagliolo di carta.. Per un ristorante come questo i tovagliolini di carta dovrebbero essere out. E per i pochi crostini abbiamo fatto ricorso al pane. Diciamo che mi sarei aspettata una scelta di pane più vasta, non del semplice pane – credo fosse tipo Altamura. Proseguiamo con maialino da latte iberico croccante, mostarda di mele, chips di patate e salsa al mirto. Il maialino tenero e gustoso, la mostarda mi dicono buona (a me non piace quindi non l’ho mangiata) e le chips croccanti, ancora una volta appoggiate su un tovagliolino di carta – eh che è con questi tovagliolini di carta?? Basta!. Per il vino facciamo un po’ fatica a scegliere. Non vi è ampia scelta se non passando a cifre astronomiche. Richiediamo un Langhe Nebbiolo di Matteo Correggia che però hanno terminato, ci viene proposta un’ altra cantina – Vajra – che non conosciamo ma fortunatamente gradiamo molto.
Concludiamo la cena con una crespella con salsa al caramello, marroni e crema gelata al rhum. Davvero buonissima!
Il locale finalmente si è svuotato, siamo rimasti noi e il tavolo di amiche casiniste che ci hanno intrattenuto per tutta la cena (abbiamo riso moltissimo almeno!). Il cameriere molto gentilmente ci fa accomodare in veranda e ci offre un amaro. Le belle vetrate danno sul giardino interno che mi dicono d’estate sia incantevole. Beh.. dovrò assolutamente tornarci allora!
La Brisa non è una novità a Milano ma una realtà ben più consolidata anche se ci sono alcuni piccoli dettagli, di cui vi ho raccontato, che non mi hanno completamente soddisfatto, specialmente pensando al rapporto qualità/prezzo. Resta però un posticino speciale, di quelli che ti lasciano la sensazione di stare bene ed essere felice.. almeno per un po’..
La Brisa Via Brisa 15 028645 0521 Da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 14.30 e dalle 19.45 alle 22.30 Domenica dalle 19.45 alle 22.30
Pingback: Estate a Milano | Taste and Travel