C’è una cosa che mi fa impazzire: la campagna. Adoro, adoro, adoro. Colline a perdita d’occhio, verde, poche case sparse qua e là, paesini che si stagliano all’orizzonte, aria buona.. potrei andare avanti ancora a lungo, ma concludo con due punti fondamentali della cultura italiana: buon vino e buon cibo. Novembre è il periodo ideale per una bella gita nelle Langhe: tartufo e i rossi piemontesi sono un’abbinata fantastica.
A meno di due ore da Milano, è uno di quei weekend che sono perfetti sia che vai in coppia sia che vai con gli amici: romantico e da far baldoria, ce n’è per tutti i gusti. Chiaramente sono per la baldoria, gruppone di amici e via.
Partiamo in una bella giornata di sole, direzione Novello. Lì ci aspetta un magnifico pranzo all’Angolo di Rosina. Ristorantino accogliente e davvero di ottima qualità senza spendere cifre da capogiro (antipasti 10€, primi da 10€ a 14€, secondi da 10€ a 16€, dolci da 6€ a 8€, menù degustazione con 3 antipasti, 1 primo 1 secondo e 1 dolce a 29€, grattate di tartufo nero a 8€ e bianco a 25€).
Dei grandi grissini ci aspettano già posizionati sul tavolo, a seguire ci portano un benvenuto di insalata capricciosa su crostino. Il primo bicchiere di vino è già partito.. Un nebbiolo di Bovio del 2010, il miglior vino assaggiato in questa due giorni eno gastronomica. Ordiniamo un po’ tutti i classici piemontesi: carne cruda battuta al coltello con tartufo nero, tajarin al burro e tartufo bianco, tajarin con funghi porcini, fonduta con tartufo nero, uovo al tegame con tartufo bianco, agnolotti del plin con fonduta e tartufo bianco e funghi porcini fritti. Tutto davvero gustosissimo con porzioni adeguate. Concludiamo con il morbido al cioccolato, il semifreddo al torrone sabaudo e cioccolato e il tortino alle nocciole con zabaione. I proprietari Cinzia e Massimo davvero disponibili, pazienti e generosi: ci hanno offerto grappa di barolo e barolo chinato a tutti. Ero già stata, ci sono tornata e ci ritornerò sicuramente!
Il paesino di Novello è piccolo ma carino, un castello sovrasta il tutto e la vista è incantevole.
Continuiamo il nostro giro verso le cantine Ceretto dove avevamo prenotato una degustazione. Rimango un po’ delusa dalla poca cortesia delle persone che ci servono. Non sono molto disponibili e appaiono molto scocciate per i nostri 15 minuti di ritardo (4 persone erano lì all’orario giusto avvisando che il resto del gruppo sarebbe stato in ritardo, ma a quanto pare questo li ha fatti parecchio indisporre). Niente visita guidata ma solo degustazione, niente spazio alle domande, pochissimissimo vino versato. Insomma antipatici e se la tirano.
Bellissima invece la struttura della cantina, molto suggestiva. Perfettamente integrata con il paesaggio circostante, specialmente l’opera architettonica denominata l’Acino: una grande bolla ovale, sospesa tra le vigne, quasi a voler rappresentare una sorta di grosso “acino d’uva”. Un oggetto leggero, totalmente trasparente realizzato dagli architetti Luca e Marina Deabate, che hanno scelto un materiale innovativo, l’EFTE ( Ethylene – Tetra – Fluoro – Ethylene ), che viene qui sperimentato per la prima volta, in un modulo piccolo dalla forma complessa (80 mq la piattaforma per un’altezza massima di 6 mt). Questo materiale è soffice, pruinoso come l’uva e permettere alla natura di entrare all’interno della sala avvolgendo chi vi sosta e proiettandolo direttamente nella vigna in un volo sulle colline di Langa: “degustare il vino degustando il panorama”. Insomma posto top ma gestione da “o sei figo o non ti filo”.. Non ci tornerò.
Un po’ provati, verso le sei arriviamo finalmente al b&b dove avevamo prenotato: Cascina Baresane in località Santa Rosalia appena fuori Alba. Su e giù tra le colline e una strada sterrata ci accolgono. Ecco questo podere del ‘700 interamente ristrutturato e pronto ad ospitarci. Ci riposiamo un attimo e ci prepariamo per la cena. La giornata non è mica finita!
Cena alla Trattoria nelle vigne a Diano d’Alba. Ampio ristorante caratterizzato dalle grandi vetrate che si affacciano sui vigneti circostanti. Struttura perfetta per i grandi gruppi date le lunghe tavolate. Il menù è fisso, si può scegliere tra il ridotto o il completo, la differenza sta nell’aggiunta del secondo. Vista la giornata impegnativa, optiamo per il ridotto: 5 antipasti, primo e dolce. E così si inizia: per antipasto giardiniera, alici con salsa di nocciole, pane fritto caldo con lardo che si scioglieva sopra gnam gnam, sformatino di peperoni con fonduta di zola, carne cruda battuta al coltello con funghi; per il primo la maggior parte sceglie i tajarin col tartufo bianco, ma ordiniamo anche agnolotti di carne e tajarin col sugo alla salsiccia. Il vino scorre a fiumi e dopo tutto questo ben di dio siamo abbastanza provati, si fa amicizia con i tavoli vicini e la serata finisce con un giretto di Alba per far due passi e riprenderci 😉
Domenica mattina pigra, facciamo colazione al b&b all’interno di una chiesetta sconsacrata, detto così sembra un po’ inquietante ma assicuro che è stato molto carino. Torte, pane, marmellata, muffin e anche formaggi e salumi, una colazione abbondante insomma. Ce la godiamo con estrema tranquillità e poi andiamo a fare amicizia con le caprette che pascolano nel prato. Ritorniamo tutti un po’ bambini e ci divertiamo con poco, ah che bella la campagna!
Ripartiamo alla volta del Monferrato, Moncalvo ci attende. Un giretto per l’antico paesino e poi a pranzo al Boccadoro a Ponzano Monferrato. Dentro una vecchia casa di pietre tutta sistemata, ci fanno accomodare in una saletta solo per noi e ci servono come antipasti insalata russa, cotechino, semolino fritto (è tipico piemontese ma è dolce! Diciamo che l’abbinamento dolce + salato del resto degli antipasti non mi ha fatto impazzire), sformato di cavolfiori con bagna cauda e carne cruda, quest’ultima incredibilmente buona. Proseguiamo poi con gli agnolotti ripieni di fonduta – fantastici!!! – e il risotto ai carciofi (niente di che). Il tutto accompagnato da buonissimi grissini che erano già in tavola al nostro arrivo. Una pecca: il vino. Non c’è una lista, vengono dette le tipologie a voce ma senza riferimenti a cantine e annate. E infatti scegliamo male.. Un grignolino terribile, ripieghiamo poi sul Nebbiolo ma niente di che. A parte il vino però niente da dire, posticino molto carino, devi proprio conoscerlo per trovarlo ma ne vale la pena, il prezzo finale più che giusto, 30€ per un pranzo genuino e abbondante. Consiglio a tutti!
Eccoci qui al ritorno da questo weekend speciale, molto divertente e piacevole. Le splendide vedute delle colline infinite ci hanno accompagnato in questi due giorni di “scappare dalla vita milanese”, fermare il tempo e tornare alla tradizione. Bellezza!
L’Angolo di Rosina Piazza Caduti, 5 Novello (Cuneo) 0173509113 Chiuso lunedì sera e martedì tutto il giorno Trattoria nelle Vigne Via Moglia Gerlotto, 7/A Diano D’Alba (Cuneo) 0173468503 Da lunedì a venerdì dalle 19.30 alle 00, pranzo su prenotazione Sabato e Domenica aperti a pranzo e a cena Boccadoro Via Ugo Cavallero, Ponzano Monferrato (Alessandria) 0141927112 3331363921 Sempre aperti pranzo e cena ma meglio chiamare prima Azienda Agricola Ceretto Tenuta Monsordo Bernardina di Alba, in Località San Cassiano 34 0173285942 Tutti i giorni dalle 10 alle 17 B&B Alla Cascina Baresane Località Santa Rosalia 32, Alba (Cuneo) 3357248764
Bello e interessante! mi spiace solo per le cantine ceretto: anche io non avevo avuto un’ottima impressione del servizio, però non mi è andata così male fortunatamente….
"Mi piace""Mi piace"
Pingback: Piemonte tra trekking e gusto | Taste and Travel
Pingback: Langhe che bellezza! | Taste and Travel
Pingback: Weekend d’autunno: Langhe | Taste and Travel